Pochi giorno fà ho provveduto all’ultimo aggiornamento del mio PC. Ovviamente l’aggiornamento è un SSD (Solid State Drive). Nessuno immaginava prima degli SSD quanto incedesse il sistema di memorizzazione sulle prestazioni dei computer. Adesso il mio PC si avvia in appena 5 secondi, e i software che prima impiegavano 20-30 secondi ad aprirsi, adesse ce ne mettono 3-5. Ho scelto un Crucial M500, un ottimo ocmpromesso fra costo e prestazioni.
Non ero molto interessato alle performance pure dell SSD che acquistavo, perchè quasi tutti gli SSD saturano il canale SATA 2 (3 gbit). Infatti per un PC vecchio come il mio, il collo di bottiglia è costituito proprio dalla porta SATA. SSD come l’M500 saturano persino le porte SATA 3 (6 Gbit).
Perchè gli SSD incrementano le prestazioni? In cinque parole: nessuna parte meccanica in movimento. Salvare dati sui chip, azzera la latenza nel recuperli da settori diversi dell’unità di memorizzazione. In un Disco Rigido normale, vi è un disco rotante e una testina che si muove sul disco per recuperare i dati. Se i dati a cui si accede sono contigui, il disco rigido potrebbe avere prestazioni simili a un SSD. Ma nel mondo reale i dati a cui si accede sono sparsi sul disco. Questo rallenta le prestazioni dei normali dischi rigidi, perchè devono muovere la testina per leggere i dati. Per un SSD non c’è nulla da muovere, e può recuperare i dati senza lacuna latenza.
Questo costituisce l’ultimo aggiornamente per il mio PC. Ha circa 6 anni, una vita molto lunga per un PC. L’anno scorso ho aumentato la RAM ad 8GB (da 4), e l’SSD è l’ultimo aggiornamento possibile. È incredibile che un PC dopo 6 anni abbia ancora buone prestazioni che non mi inducano a cambiarlo. In questi anni le prestazioni delle CPU sono cresciute più lentamente. I produttore si sono concentrati sul consumo di energia, a causa della diffusione di dispositivi mobili e dei limiti delle tecnologie di produzione delle attuali CPU.
Ho comprato la mia CPU quad core, 6 anni fà, e ancora oggi le CPU attuali mantengono lo stesso numero di core. Non esiste molto software che sfrutta efficentemente molti core e questo ha fermato la corsa ad aggiungerne altri. Solo nel mercato server sono vendute CPU con molti più core.
Il software stesso, per consentire il porting sui dispositivi mobili, non ha aumentato i requisiti hardware. Baste pensare a Widnwos. Da Vista i requisiti hardware sono più o meno gli stessi. C’è più interesse nell’ottimizzare le prestazioni del software.
Probabilmente questa è la generazione di hardware con la vita media più lunga di sempre… in attesa che le nuove tecnologie permettano di ritornare a incrementi annuali di prestazioni più importanti.